Camden Town : La diversità prima di tutto!
Autore : Veronica Anti
L'essere "alternativi" non é mai stato un problema in questa città, ti permette di essere chi sei senza pregiudizi né giudizi.
Ma c'é un posto per eccellenza dove la diversità passa inosservata, si mimetizza nel folklore del paesaggio regalandoti un sospiro di libertà: Camden. Trasgressivo, ma restando cool, è un quartiere sorprendentemente fuori dalle righe e per questo così affascinante agli occhi dei suoi passanti.
Deve la sua fama sicuramente al suo principale (affollatissimo) mercato, il Camden Lock Market, Il mercato di Londra, conosciuto da tutti anche da chi non ci é mai stato. Sono parecchie però le sfumature che probabilmente ancora vi sfuggono di queste strade colme di colori e voci, di suoni ed odori.
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Prima precisazione da fare é riguardo il nome "Camden Town". Forse siete i primi ad usarlo per indicare l'intera area, ma in realtà esso é semplicemente il quartiere piu famoso del "borough" di Camden, che comprende anche King's Cross, Euston e Kentish Town.
Ad ogni modo, qualunque appellativo usiate, resta il fatto che la nostra variopinta Camden sia un turbinio di mercati, satelliti dello stesso Camden Lock Market.
Quest'ultimo ha preso vita nel 1973 e si é poi circondato da cugini di primo grado, come il Buck Street Market, il primo mercato che si incontra lungo la High Street (il vialone colmo di negozi e delle sue indimenticabili insegne in 3D) o The Stables, una volta stalle dei cavalli della Regina, ora popolari per il vintage o ancora il club Electric Ballroom, che oltre a far musica dal vivo, nel week-end si trasforma in negozio di dischi e non solo.
Beh, se non fosse chiaro: preparate i contanti!
Tornare indietro a mani vuote sarà dura, é il regno dello shopping, accessibile a qualsiasi tasca e accontentando i gusti più improbabili.
Ma Camden, se da una parte vi impoverisce il portafoglio, dall'altra vi ripaga e più che bene. La ricompensa é l'atmosfera che la circonda, quasi inspiegabile a parole e solo comprensibile vivendola.
Si incontra uno spirito ribelle, che permette il quieto vivere tra una commistione di stili, gusti, culture e generi musicali.
Da qui sono passati la cultura di Marx e Freud e la musica di Amy Winehouse, le poesie di Verlaine e Rimbaud, gli storici locali rock, gli stili estremi punk e gothic, immigrati irlandesi e poi greci e bangali, facendone il luogo multietnico per eccellenza della città. Questo aspetto multiculturale è facilmente rintracciabile nel delizioso food market, con cucine
da ogni angolo del mondo, da gustare affacciati sul Regent's canal, il canale che spezza in due il quartiere, a cavalcioni di vecchi scooter.
Enjoy the differences!